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fiume Calore irpino:Varo della Spina - Ponte della Lavandaia


regione Campania (AV)

Recentemente percorso, si snoda in una gola bellissima con acqua purissima. Rapide ‘manovriere’ al massimo di III. Trasbordo necessario della cascata 1 km prima dello sbarco (salto di 20 m!) e di un tronco che ostruisce il fiume poco più avanti.

  • aggiornato al
    2010-05-21
  • grado
    IIIII
  • distanza
    3 Km
  • tempo previsto
    2 Ore
  • pendenza
     
  • stelle WildWater
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  • portata
     A
  • stelle paesaggio
    4_stella.gif
  • temperatura acqua
    fredda
  • qualita' acqua
    ottima
  • periodo migliore
    inverno-primavera e dopo piogge abbondanti
  • livello
     
  • fiumi vicini
    Tammaro (II-III-IV)-Sele (II-III)
  • imbarcazioni
    Kayak | Rafting | Hydrospeed | Canoe chiuse |

imbarco
Proveniendo dall’autostrada Napoli-Bari uscire al casello Avellino est e raggiungere lo sbarco (vedi appresso). Da qui procedere in direzione Acerno – Salerno lungo la provinciale (ex Statale) 164. Al km 41 in località Varo della Spina un sentiero dopo il cartello della Comunità Montana consente di accedere al fiume.
sbarco
Dall’autostrada Napoli-Bari lo sbarco viene prima dell’imbarco. Uscire ad Avellino est e proseguire per Montella–Laceno lungo la SS7 Ofantina. Uscire a Montella, attraversare il paese seguendo per il santuario del S.imo Salvatore. La strada per il santuario inizia in contrada Trucini in prossimità della Cascata della Lavandaia. Dopo 200 m sulla dx una breve strada bianca porta allo sbarco pochi metri prima della cascata. Fare attenzione a non mancare lo sbarco per evitare il successivo salto di 12 mt!
assistenza da riva
Non possibile, le strade sono lontane dal fiume che scorre in una gola molto scoscesa e ricoperta di fitta vegetazione
attenzione
Ci sono tre punti di attenzione.
A circa un km prima dell’arrivo c’è una cascata artificiale di 20 mt non praticabile. Il trasbordo (impegnativo ma obbligatorio) è possibile sulla destra.
Dopo circa mezzo km un grosso tronco ostruisce completamente il fiume in un punto di acqua tranquilla. Il trasbordo è possibile facilmente in sponda sinistra.
All’arrivo subito dopo lo sbarco c’è la cascata della lavandaia (altezza 12 m.). Il punto è tranquillo e non ci sono difficoltà a prendere la piccola morta sulla destra (alla fine della strada sterrata) dove si scende dalla canoa. E’ opportuno memorizzare bene il punto per non andare ‘lunghi’ (specie con molta acqua) e finire dritti nella cascata

idrometro
 

descrizione
Il tratto in questione scorre in una gola boschiva bellissima e selvaggia molto vicino alle sorgenti del fiume. L’acqua è pertanto particolarmente pura e trasparente.
Ci sono molte rapide in successione di livello II-III piuttosto ‘manovriere’ specie con poca acqua quando bisogna destreggiarsi tra i sassi che affiorano.
Dopo circa 1 km le gole si restringono fino ad un paio di metri di larghezza in un tratto tranquillo preceduto da un passaggio (III) dove un saltello iniziale sulla destra e’ seguito da un controroccia violento sulla sinistra da anticipare, senza indugi, subito dopo il saltello stesso.
Dopo circa mezzo km si passa sotto un ponticello medioevale (dove le acque ‘scorrono placide in un silenzio reverenziale’) al quale segue un passaggio ad ‘S’ (III) dove e’ preferibile passare a sinistra evitando i rami sulla destra.
Da questo punto in poi le difficoltà decrescono ma occorre fare attenzione ai punti descritti sopra (tra le 'segnalazioni particolari' )ed ai possibili rami sporgenti.
 
Hanno contribuito a questo report:
Gladiatore 
 

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TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.