fiume Forza d'Agrò (o Fiumara d'Agrò):Conflueza tra due rami sopra Limina - Confluenza con il ramo di Antillo
regione Sicilia
(ME)
AVVERTENZA !!! Le informazioni ed i consigli forniti in questa guida, sono redatte da canoisti volontari ed in buona fede che possono commettere errori. Chi legge deve fare attenzione una volta in loco perchè i fiumi e le rapide cambiano, e qualche informazione può essere già superata nel momento in cui viene scritta.
Gli amministratori e gli editori non possono essere ritenuti responsabili di eventuali perdite, danni o inconvenienti accaduti a persone e/o cose, come risultato delle informazioni e dei consigli contenuti nelle pagine di questa guida. Persone non esperte DEVONO farsi accompagnare da guide autorizzate.
Piccola ed inaspettata perla in un ambiente fresco e
- aggiornato al2009-02-11
- gradoIII+(IV)
- distanza4 Km
- tempo previsto3 Ore
- pendenza50 m/Km
- stelle WildWater
- portata2 mc/sec
- stelle paesaggio
- temperatura acquafresca
- qualita' acquaottima
- periodo miglioreinverno-primavera
- livello
- fiumi viciniAlcantara; Simeto
- imbarcazioniKayak | Canoe chiuse |
imbarco
Alla confluenza di due rami di uguale dimensione, sotto il paese di Limina.
GPS: Lat.37° 57' 28.62" N Long.15° 13' 59.53" E
GPS: Lat.37° 57' 28.62" N Long.15° 13' 59.53" E
sbarco
Alla confluenza con il ramo di Antillo.
GPS: Lat.37° 57' 24.03" N Long.15° 15' 56.75" E
GPS: Lat.37° 57' 24.03" N Long.15° 15' 56.75" E
mappa
assistenza da riva
sempre possibile
attenzione
Attenzione allo sbarco, agli alberi di traverso e ad eventuali fili spinati.
idrometro
locals di riferimento
Stefano Annese 095/503020
descrizione
Il nome è accattivante, si tratta dell'unico fiume navigabile (per ora) dei Peloritani, tra Messina e Taormina. Ovviamente deve piovere molto e puó essere una alternativa all'Alcantara in piena.
La vicinanza delle montagne al mare genera delle fiumare dove l'acqua, quando c'è, trasporta a mare tonnellate di ghiaia e sabbia lungo pendenze da ottovolante.
Il Forza d'Agrò è una di queste, ma la realtà è molto diversa da quello che si potrebbe sospettare, guardando la parte bassa; nella parte superiore il torrente si divide in due rami paralleli al mare che si comportano come valli sospese. Il ramo di Antillo è piuttosto sporco per via degli scarichi del paese e non è navigabile, mentre quello che scorre sotto il paese di Limina è navigabile a partire dalla confluenza di due rami di uguale grandezza.
Si tratta di una piccola perla che spesso ha anche l'acqua chiara, al contrario degli altri fiumi siciliani. Il torrente scorre quasi sempre in un ramo unico in una galleria di alberi, la difficoltà oscilla tra il terzo ed qualche piccolo passaggio di quarto grado. Passaggi e piccoli salti tra i sassi si alternano tra di loro. A metà un sifone costringe ad un breve trasbordo. Verso la fine il fiume si stringe e scorre a volte in un letto scavato nella roccia. Bisogna prestare molta attenzione allo sbarco, che deve essere fatto assolutamente prima della confluenza con il ramo di Antillo, preferibilmente sulla sinistra orografica.
Immediatamente dopo il fiume precipita in un orrido e forma le cascate dell'Aranciara. Difficilissimo credere di essere ad un passo dal mare, il paesaggio è quasi alpino.
Per raggiungere la strada si attraversa a piedi il ramo di Antillo e si risale con la canoa in spalla fino alla strada.
La discesa ha una pendenza notevole, circa il 50 per mille ed obbliga a scouting frequenti. Benchè il percorso in linea d'aria sembri più corto, il torrente serpeggia con molte anse ed alla fine per coprire i 4km circa occorrono tre ore buone.
Per raggiungere l'imbarco, specie in periodo di pioggie è necessario un fuoristrada: al termine del paese di Limina, sulla sella spartiacque una strada ben presto sterrata si stacca sulla destra. Occorre tenere la destra sulla pista e scendere quasi subito su una pista secondaria molto lunga per arrivare all'imbarco. Il percorso è tutt'altro che evidente ed il recupero richiede un po' di tempo. Al momento della discesa una piena notevole aveva pulito il fiume da tronchi e da eventuali fili spinati tesi nel periodo secco per delimitare il pascolo degli animali, prestare attenzione, come del resto in quasi tutti i fiumi siciliani.
La vicinanza delle montagne al mare genera delle fiumare dove l'acqua, quando c'è, trasporta a mare tonnellate di ghiaia e sabbia lungo pendenze da ottovolante.
Il Forza d'Agrò è una di queste, ma la realtà è molto diversa da quello che si potrebbe sospettare, guardando la parte bassa; nella parte superiore il torrente si divide in due rami paralleli al mare che si comportano come valli sospese. Il ramo di Antillo è piuttosto sporco per via degli scarichi del paese e non è navigabile, mentre quello che scorre sotto il paese di Limina è navigabile a partire dalla confluenza di due rami di uguale grandezza.
Si tratta di una piccola perla che spesso ha anche l'acqua chiara, al contrario degli altri fiumi siciliani. Il torrente scorre quasi sempre in un ramo unico in una galleria di alberi, la difficoltà oscilla tra il terzo ed qualche piccolo passaggio di quarto grado. Passaggi e piccoli salti tra i sassi si alternano tra di loro. A metà un sifone costringe ad un breve trasbordo. Verso la fine il fiume si stringe e scorre a volte in un letto scavato nella roccia. Bisogna prestare molta attenzione allo sbarco, che deve essere fatto assolutamente prima della confluenza con il ramo di Antillo, preferibilmente sulla sinistra orografica.
Immediatamente dopo il fiume precipita in un orrido e forma le cascate dell'Aranciara. Difficilissimo credere di essere ad un passo dal mare, il paesaggio è quasi alpino.
Per raggiungere la strada si attraversa a piedi il ramo di Antillo e si risale con la canoa in spalla fino alla strada.
La discesa ha una pendenza notevole, circa il 50 per mille ed obbliga a scouting frequenti. Benchè il percorso in linea d'aria sembri più corto, il torrente serpeggia con molte anse ed alla fine per coprire i 4km circa occorrono tre ore buone.
Per raggiungere l'imbarco, specie in periodo di pioggie è necessario un fuoristrada: al termine del paese di Limina, sulla sella spartiacque una strada ben presto sterrata si stacca sulla destra. Occorre tenere la destra sulla pista e scendere quasi subito su una pista secondaria molto lunga per arrivare all'imbarco. Il percorso è tutt'altro che evidente ed il recupero richiede un po' di tempo. Al momento della discesa una piena notevole aveva pulito il fiume da tronchi e da eventuali fili spinati tesi nel periodo secco per delimitare il pascolo degli animali, prestare attenzione, come del resto in quasi tutti i fiumi siciliani.
TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso
affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da
personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati
da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare
a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.