fiume Noce:Cusiano - Mezzana
regione Trentino Alto Adige
(TN)
AVVERTENZA !!! Le informazioni ed i consigli forniti in questa guida, sono redatte da canoisti volontari ed in buona fede che possono commettere errori. Chi legge deve fare attenzione una volta in loco perchè i fiumi e le rapide cambiano, e qualche informazione può essere già superata nel momento in cui viene scritta.
Gli amministratori e gli editori non possono essere ritenuti responsabili di eventuali perdite, danni o inconvenienti accaduti a persone e/o cose, come risultato delle informazioni e dei consigli contenuti nelle pagine di questa guida. Persone non esperte DEVONO farsi accompagnare da guide autorizzate.
Parte alta del fiume Noce, adatta anche a principianti che già sanno andare un po' in autonomia ma che ancora necessitano di essere accompagnati.
- aggiornato al2024-10-08
- gradoII+III
- distanza4.5 Km
- tempo previsto1 Ore
- pendenza
- stelle WildWater
- portataA
- stelle paesaggio
- temperatura acquafredda
- qualita' acquabuona
- periodo miglioremaggio-settembre
- livello
- fiumi viciniVermigliana; Rabbies; Noce Bianco
- imbarcazioniKayak | Rafting | Hydrospeed |
imbarco
Imbarco sulla destra orografica a Cusiano a valle del ponte che attraversa il Noce.
Arrivando da Malè in direzione Passo del Tonale appena superata la chiesa (a sinistra) prendere la Strada Provinciale 202 in direzione Ossana, Castello San Michele.
Troverete un comodo ma non molto grande parcheggio ma attenzione che è molto utilizzato dalle compagnie rafting ed è quindi buon senso evitare di riempirlo completamente.
Arrivando da Malè in direzione Passo del Tonale appena superata la chiesa (a sinistra) prendere la Strada Provinciale 202 in direzione Ossana, Castello San Michele.
Troverete un comodo ma non molto grande parcheggio ma attenzione che è molto utilizzato dalle compagnie rafting ed è quindi buon senso evitare di riempirlo completamente.
sbarco
Sbarco a Mezzana sulla destra orografica all'altezza della caserma dei vigili del fuoco e del centro rafting "X-raft" prima del famoso campo slalom.
assistenza da riva
Sempre possibile grazie alla ciclabile su riva destra
attenzione
Appena dopo i caratteristici ponti di Pellizzano (ad un chilometro dalla partenza) il fiume è costretto per un chilometro circa tra due muri artificiali. Non presenta grosse difficoltà (ww II°) ma finisce con un piccolo saltino/scivolo artificiale (chiamato "buco delle trote") navigabile a destra con tutti i livelli su una larga lingua d'acqua. A sinistra invece ha un ritorno pericoloso.
idrometro
L'idrometro di riferimento è quello di Malè da un minimo di 40 cm ad un massimo consigliato di 90 cm.
locals di riferimento
Canoa Club Trento
descrizione
Questo tratto è considerabile come il primo del fiume Noce. Si trova infatti appena a valle della confluenza tra il torrente Vermigliana ed il torrente Noce Bianco dove, formalmente, parte il "vero" Noce.
E' un tratto relativamente semplice utilizzato, in condizione di acqua bassa, come un tratto scuola per quei principianti che già si muovono autonomamente ma che hanno bisogno ancora di affinare i movimenti e che magari hanno l'eskimo.
Ci si imbarca a Cusiano in riva destra orografica a valle del ponte che attraversa il fiume.
La prima parte del percorso, fino ai ponti di Pellizzano, è caratterizzata da una rapida unica di II° con numerose, seppur piccole, morte su entrambi i lati e pochissimi ostacoli. Dai ponti di Pellizzano in giù il fiume è costretto, per un chilometro, in un canalone artificiale perfettamente dritto (chiamato "l'autostrada") che termina con un saltino/scivolo artificiale (denominato "buco delle trote") navigabile a destra, con tutti i livelli d'acqua, su una larga lingua. A sinistra invece ha un ritorno pericoloso. Il canalone di per se non crea problemi (ww II°) e con livelli bassi è perfetto come tratto scuola viste le numerose morte che si creano.
Dopo il "buco delle trote" in 100 m si arriva al "ponte delle Capre" (possibile sbarco intermedio) e da lì i successivi due chilometri sono i più interessanti canoisticamente. Il fiume qui cambia morfologia alternando dopo ogni rapida brevi laghetti e prosegue con rapide più sassone di difficoltà di II° fuor che una di III° (chiamata "rapida di Pasqua").
Lo sbarco è a monte del ponte di Mezzana in corrispondenza del centro rafting "X-raft" ed a monte del famoso campo slalom (III°/III° ).
E' un tratto relativamente semplice utilizzato, in condizione di acqua bassa, come un tratto scuola per quei principianti che già si muovono autonomamente ma che hanno bisogno ancora di affinare i movimenti e che magari hanno l'eskimo.
Ci si imbarca a Cusiano in riva destra orografica a valle del ponte che attraversa il fiume.
La prima parte del percorso, fino ai ponti di Pellizzano, è caratterizzata da una rapida unica di II° con numerose, seppur piccole, morte su entrambi i lati e pochissimi ostacoli. Dai ponti di Pellizzano in giù il fiume è costretto, per un chilometro, in un canalone artificiale perfettamente dritto (chiamato "l'autostrada") che termina con un saltino/scivolo artificiale (denominato "buco delle trote") navigabile a destra, con tutti i livelli d'acqua, su una larga lingua. A sinistra invece ha un ritorno pericoloso. Il canalone di per se non crea problemi (ww II°) e con livelli bassi è perfetto come tratto scuola viste le numerose morte che si creano.
Dopo il "buco delle trote" in 100 m si arriva al "ponte delle Capre" (possibile sbarco intermedio) e da lì i successivi due chilometri sono i più interessanti canoisticamente. Il fiume qui cambia morfologia alternando dopo ogni rapida brevi laghetti e prosegue con rapide più sassone di difficoltà di II° fuor che una di III° (chiamata "rapida di Pasqua").
Lo sbarco è a monte del ponte di Mezzana in corrispondenza del centro rafting "X-raft" ed a monte del famoso campo slalom (III°/III° ).
TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso
affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da
personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati
da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare
a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.