fiume Sentino:Pianello - Genga Stazione
regione Marche
(AN)
AVVERTENZA !!! Le informazioni ed i consigli forniti in questa guida, sono redatte da canoisti volontari ed in buona fede che possono commettere errori. Chi legge deve fare attenzione una volta in loco perchè i fiumi e le rapide cambiano, e qualche informazione può essere già superata nel momento in cui viene scritta.
Gli amministratori e gli editori non possono essere ritenuti responsabili di eventuali perdite, danni o inconvenienti accaduti a persone e/o cose, come risultato delle informazioni e dei consigli contenuti nelle pagine di questa guida. Persone non esperte DEVONO farsi accompagnare da guide autorizzate.
Fiume altamente spettacolare, le acque limpide scorrono veloci in una valle suggestiva, in corrispondenza delle gole di Frasassi, il fiume serpeggia tra imponenti pareti calcaree dove si può ammirare la bellezza del paesaggio perché dopo ogni rapida, anche impegnativa, c'è sempre la possibilità di fermarsi in sicurezza.
Il percorso si trova all'interno di un parco naturale ed è ben organizzaro con cartelli, sentieri attrezzati e segnalazioni dei vari punti di imbarco e sbarco.
- aggiornato al2006-03-21
- gradoIIIIII+
- distanza4 Km
- tempo previsto1,5 Ore
- pendenza
- stelle WildWater
- portataA
- stelle paesaggio
- temperatura acquafredda
- qualita' acquabuona
- periodo miglioreprimavera dopo abbondanti piogge
- livello
- fiumi viciniBiscubio; Bosso; Candigliano; Esino; Metauro
- imbarcazioniKayak | Canoe chiuse |
imbarco
Dalla SS76 Ancona-Fabriano deviazione per Genga, proseguendo verso Sassoferrato in località Pianello c'è il ponte sul Sentino a monte del quale ci si imbarca sulla sponda sinistra.
sbarco
Alla stazione di Genga, poco dopo la confluenza nell'Esino, prima del ponte di ferro seguito dallo sbarramento artificiale, sulla sponda destra un cartello segnala lo sbarco obbligatorio.
assistenza da riva
Difficile, la strada costeggia il fiume ma il percorso è per la maggior parte in gola
siti web per approfondire
siti web con foto
idrometro
descrizione
Il primo km senza problemi è ottimo per prepararsi alle impegnative gole che iniziano appena passata una pedana in legno con idrometro sulla sinistra.
Alte pareti e aumento della pendenza si manifestano immediatamente anche se tra una rapida e l'altra c'è sempre spazio per una sosta, per raccogliere le idee ed ammirare lo spettacolo naturale.
Le rocce calcaree, che l'erosione talvolta ha modellato bizzarramente, rendono indimenticabile lo spettacolo delle gole di Frasassi.
Dopo le prime rapide di assaggio si incontra su uno spuntone di roccia la statua dedicata alla Madonnina della Grotta che annuncia l'omonima rapida bella e manovriera che termina in un laghetto alla cui sinistra c'è una suggestiva grotta scavata dall'acqua con annessa spiaggetta.
Subito dopo, sotto il secondo ponte stradale, la cosiddetta rapida del massone, da impostare da sinistra verso destra, si entra in un bel treno d'onde lasciando poi il massone sulla sinistra facendo attenzione a vortici e gorghi che si formano per la sua presenza.
Ancora alcune rapide divertenti tra onde e massi fino ad una curva a sinistra che prelude alla terza rapida impegnativa (ww III o IV secondo il livello) detta della "esse": partendo dalla morta sulla destra si segue la lingua d'acqua e ci si porta verso sinistra per poi chiudere la esse verso destra.
Successivamente alte rapide divertenti e non impegnative prima e dopo il terzo ponte stradale, l'ultima rapida si esaurisce proprio sotto l'ingresso delle grotte con il basso gradino artificiale, che segna la fine del Sentino ingolato, da superare sulla destra per evitare il ritorno.
Al paesino di San Vittore Terme si passa sotto il ponte romano e poco dopo si arriva alla confluenza nell'Esino, si prosegue per 500 m sino allo sbarramento insuperabile alla Stazione di Genga, sbarcando sulla sponda destra prima del ponte di ferro in corrispondeza dei cartelli in legno che segnalano lo sbarco obbligatorio.
Seguendo il sentiero si attraversa il ponte e dopo lo sbarramento ci si può imbarcare sulla sponda sinistra per continuare la navigazione dell'Esino.
Alte pareti e aumento della pendenza si manifestano immediatamente anche se tra una rapida e l'altra c'è sempre spazio per una sosta, per raccogliere le idee ed ammirare lo spettacolo naturale.
Le rocce calcaree, che l'erosione talvolta ha modellato bizzarramente, rendono indimenticabile lo spettacolo delle gole di Frasassi.
Dopo le prime rapide di assaggio si incontra su uno spuntone di roccia la statua dedicata alla Madonnina della Grotta che annuncia l'omonima rapida bella e manovriera che termina in un laghetto alla cui sinistra c'è una suggestiva grotta scavata dall'acqua con annessa spiaggetta.
Subito dopo, sotto il secondo ponte stradale, la cosiddetta rapida del massone, da impostare da sinistra verso destra, si entra in un bel treno d'onde lasciando poi il massone sulla sinistra facendo attenzione a vortici e gorghi che si formano per la sua presenza.
Ancora alcune rapide divertenti tra onde e massi fino ad una curva a sinistra che prelude alla terza rapida impegnativa (ww III o IV secondo il livello) detta della "esse": partendo dalla morta sulla destra si segue la lingua d'acqua e ci si porta verso sinistra per poi chiudere la esse verso destra.
Successivamente alte rapide divertenti e non impegnative prima e dopo il terzo ponte stradale, l'ultima rapida si esaurisce proprio sotto l'ingresso delle grotte con il basso gradino artificiale, che segna la fine del Sentino ingolato, da superare sulla destra per evitare il ritorno.
Al paesino di San Vittore Terme si passa sotto il ponte romano e poco dopo si arriva alla confluenza nell'Esino, si prosegue per 500 m sino allo sbarramento insuperabile alla Stazione di Genga, sbarcando sulla sponda destra prima del ponte di ferro in corrispondeza dei cartelli in legno che segnalano lo sbarco obbligatorio.
Seguendo il sentiero si attraversa il ponte e dopo lo sbarramento ci si può imbarcare sulla sponda sinistra per continuare la navigazione dell'Esino.
TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso
affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da
personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati
da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare
a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.