fiume Lima:Mammiano - Casoli, Lago di Giardinetto
regione Toscana
(PT)
AVVERTENZA !!! Le informazioni ed i consigli forniti in questa guida, sono redatte da canoisti volontari ed in buona fede che possono commettere errori. Chi legge deve fare attenzione una volta in loco perchè i fiumi e le rapide cambiano, e qualche informazione può essere già superata nel momento in cui viene scritta.
Gli amministratori e gli editori non possono essere ritenuti responsabili di eventuali perdite, danni o inconvenienti accaduti a persone e/o cose, come risultato delle informazioni e dei consigli contenuti nelle pagine di questa guida. Persone non esperte DEVONO farsi accompagnare da guide autorizzate.
Piacevole discesa nel cuore dell'appennino pistoiese. Ottimo tratto scuola ideale per imparare a gestire i controroccia
- aggiornato al2006-04-10
- gradoIIIIII+
- distanza10 Km
- tempo previsto2 Ore
- pendenzamedia 13 m/Km
- stelle WildWater
- portataA
- stelle paesaggio
- temperatura acquafredda
- qualita' acquabuona
- periodo miglioreautunno-primavera, dopo piogge
- livello
- fiumi viciniSerchio; Turrite;
- imbarcazioniKayak | Canoa | Rafting | Canoe chiuse |
imbarco
Sotto il ponte sospeso di Mammiano, sponda sx; seguire indicazioni per il ponte sospeso, quindi una sterrata passa accanto ad un laghetto di pesca sportiva, e poi arriva sul torrente.
sbarco
Al lago formato dalla diga di Giardinetto, appena passato il ponte in pietra per Casoli, sponda sx. Oppure un centinaio di metri prima, in sponda dx, appena prima del benzinaio che si intravede sulla destra.
assistenza da riva
Quasi sempre possibile, tranne nella gola calcarea lunga 200-300 metri e di II grado.
attenzione
A metà percorso ci sono dei lavori sul fiume, stanno uccidendo questo fiume con la costruzione di un nuovo sbarramento. :(((
Fare attenzione in alcuni punti ad alberi abbattuti che sbarrano parte del corso del torrente. Gli alberi sono ben visibili dalla canoa e facilmente evitabili;(9 aprile) in parte sono stati ultimamente rimossi.
Fare attenzione in alcuni punti ad alberi abbattuti che sbarrano parte del corso del torrente. Gli alberi sono ben visibili dalla canoa e facilmente evitabili;(9 aprile) in parte sono stati ultimamente rimossi.
siti web per approfondire
siti web con foto
idrometro
Ponte di Lucchio (possibilmente maggiore di 1,50)
Con livelli inferiori (minimo 130) si può fare ma in alcuni passaggi si struscia molto.
Vedi link verso idrometri valle del Serchio:
http://www.serchio-autoritadibacino.it/misure_di_livello
Con livelli inferiori (minimo 130) si può fare ma in alcuni passaggi si struscia molto.
Vedi link verso idrometri valle del Serchio:
http://www.serchio-autoritadibacino.it/misure_di_livello
descrizione
Ottimo come fiume scuola, dopo ogni passaggio c'è un laghetto che permette il recupero dell'attrezzatura dopo eventuali bagni.
Parecchi controroccia non nicchiati e non difficili.
All'imbarco ci sono due saltini artificiali che di solito sono fattibili ma è meglio ispezionare prima.
Durante la discesa in questione, con poca acqua, sono stati affrontati tutti e due a destra.
Se si affronta il fiume in dicembre bisogna tenere conto che fa molto freddo e inoltre il percorso è quasi interamente all'ombra, anche nelle giornate di sole. Un eventuale bagno in questo caso è un'esperienza decisamente spiacevole, e dunque durante il periodo invernale è bene affrontare la discesa avendo una discreta padronanza dell'eskimo. Più piacevole è la discesa nel periodo del disgelo, con acque cristalline sempre fredde ma temperature esterne più favorevoli.
Dopo circa 600 mt sbarco obbligatorio, il torrente è attraversato da un terrapieno con vari tubi (eccoci alla morte del fiume... )
Ci si rimbarca subito dopo e, pur non essendo presenti rapide particolarmente impegnative, si sottolineano di seguito alcuni punti maggiormente degni di attenzione.
Dopo circa 1 km, in corrispondenza di una "S" sx-dx, nella rapida verso dx un saltino spinge verso due massi di cui il primo solitamente semisommerso e il secondo nettamente sporgente: ispezione consigliata. Fare attenzione dopo meno di un km, in corrispondenza di una bella cascata che si immette sulla sx scorrendo in mille rivoli sulla roccia, a un passaggio stretto e veloce su una curva verso dx.
Si passa quindi sotto un bel ponte medievale (circa 3 km dall'imbarco) che costituisce una possibile via di fuga: in sponda dx con un sentiero ripido che raggiunge (150 m di slivello) il paese di Popiglio, in sponda sx con strada asfaltata (ma se non trovate un passaggio son cavoli!!! il paese dista molti chilometri).
Si giunge quindi alla zona dove purtroppo sono in corso i lavori di costruzione dell'ennesima centrale idroelettrica. Da qui in poi la statale del Brennero corre non lontana dal fiume. Fare attenzione oltre la centrale a una curva verso destra costeggiata sulla sx da un rinforzo in calcestruzzo nicchiato. Si passa quindi sotto il ponte per Lucchio (6 km dall'imbarco) dove la Lima entra in una bella gola calcarea con pareti verticali (II grado).
Quasi al termine della discesa c'è (forse) il più bel passaggio, la Longarina, che non oppone particolari difficoltà.
Una piccola nota gastronomica. Dopo la discesa vale la pena provare i tipici "necci", delle specie di crepes fatte con la farina di castagne e cotte su particolari piastre metalliche. Di solito vengono serviti con ricotta e/o salumi.
In zona vale una visita il borgo medievale di Lucchio con la fortezza dalla quale si domina la val di Lima.
Parecchi controroccia non nicchiati e non difficili.
All'imbarco ci sono due saltini artificiali che di solito sono fattibili ma è meglio ispezionare prima.
Durante la discesa in questione, con poca acqua, sono stati affrontati tutti e due a destra.
Se si affronta il fiume in dicembre bisogna tenere conto che fa molto freddo e inoltre il percorso è quasi interamente all'ombra, anche nelle giornate di sole. Un eventuale bagno in questo caso è un'esperienza decisamente spiacevole, e dunque durante il periodo invernale è bene affrontare la discesa avendo una discreta padronanza dell'eskimo. Più piacevole è la discesa nel periodo del disgelo, con acque cristalline sempre fredde ma temperature esterne più favorevoli.
Dopo circa 600 mt sbarco obbligatorio, il torrente è attraversato da un terrapieno con vari tubi (eccoci alla morte del fiume... )
Ci si rimbarca subito dopo e, pur non essendo presenti rapide particolarmente impegnative, si sottolineano di seguito alcuni punti maggiormente degni di attenzione.
Dopo circa 1 km, in corrispondenza di una "S" sx-dx, nella rapida verso dx un saltino spinge verso due massi di cui il primo solitamente semisommerso e il secondo nettamente sporgente: ispezione consigliata. Fare attenzione dopo meno di un km, in corrispondenza di una bella cascata che si immette sulla sx scorrendo in mille rivoli sulla roccia, a un passaggio stretto e veloce su una curva verso dx.
Si passa quindi sotto un bel ponte medievale (circa 3 km dall'imbarco) che costituisce una possibile via di fuga: in sponda dx con un sentiero ripido che raggiunge (150 m di slivello) il paese di Popiglio, in sponda sx con strada asfaltata (ma se non trovate un passaggio son cavoli!!! il paese dista molti chilometri).
Si giunge quindi alla zona dove purtroppo sono in corso i lavori di costruzione dell'ennesima centrale idroelettrica. Da qui in poi la statale del Brennero corre non lontana dal fiume. Fare attenzione oltre la centrale a una curva verso destra costeggiata sulla sx da un rinforzo in calcestruzzo nicchiato. Si passa quindi sotto il ponte per Lucchio (6 km dall'imbarco) dove la Lima entra in una bella gola calcarea con pareti verticali (II grado).
Quasi al termine della discesa c'è (forse) il più bel passaggio, la Longarina, che non oppone particolari difficoltà.
Una piccola nota gastronomica. Dopo la discesa vale la pena provare i tipici "necci", delle specie di crepes fatte con la farina di castagne e cotte su particolari piastre metalliche. Di solito vengono serviti con ricotta e/o salumi.
In zona vale una visita il borgo medievale di Lucchio con la fortezza dalla quale si domina la val di Lima.
TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso
affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da
personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati
da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare
a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.