imbarco
Risalendo da Darfo Boario Terme la SS294 per Dezzo di Scalve, 500m prima del paese ci sono una serie di 3-4 gallerie, uscendo dall’ultima galleria a 50m sulla dx c’è un piazzale sterrato dove lasciare la macchina, ampia piazzola.
GPS: Lat.45° 58' 2" N Long.10° 6' 31" E
sbarco
Circa 4.8km a valle, appena prima del 2° artificiale, a lato dx idrografica del fiume
sulla strada c’è una micro piazzola per max 3 automobili. Rare le piazzole parcheggio auto!
(Risalendo la strada in automobile da Darfo Boario Terme si vede solo il primo sbarramento artificiale fattibile, 500m prima c’è la piazzola dove lasciare l’auto.)
GPS: Lat.45° 55' 59" N Long.10° 6' 41" E
mappa
assistenza da riva
Anche fuori dalla gola strada alta, lontana fino presso lo sbarco
attenzione
Doverosa pagaia di scorta. Una volta scesi i primi passaggi diventa quasi impossibile uscire dal fiume a piedi senza canoa.
c' abbiamo anche un bel
video :)
Imbarco un po' particolare:
Dal piazzale si vede guardando a valle una stradina sterrata, non percorribile con la macchina, che scende fino al fiume, in questo punto il fiume forma uno specie di laghetto creato dall’artificiale sotto il quale c’è la partenza.
[imbarco verso il laghetto]
Scesi al fiume si traghetta sulla riva sx idrografica sbarcando poco più a valle dell'altezza a cui ci si è imbarcati.
ATTENZIONE che alla fine dell'innocuo laghetto c'è una caduta di acqua di 30m (!!) dovuta a sbarramento artificiale .
Kayak in spalla si sale puntando in alto a traliccio ENEL, il sentiero è segnalato in giallo, giunti sul crinale si lascia il traliccio a dx e si scende al fiume con pendenza tipo Caporetto, molto faticoso, MOLTO scivoloso ATTENZIONE!!!.
Ripresisi dallo sforzo per valicare il colle del traliccio per giungere sotto lo sbarramento, già che si è lì, conviene imbarcarsi a monte della prima rapida per esplorare la ciclopica caverna formata dalla cascata, 'spettacolo!' direbbe Stefano.
[Imbarco]
Subito dopo la prima rapida avendo percorso solo 50m di fiume sbarcare a sx del fiume e visionare i primi 2 passaggi in successione, di cui il 1° sifonato e nicchiato Corda obbligatoria! Trasbordabili tranquillamente sulla sx. Ricordarsi in questo fiume di ispezionare i passaggi non visibili per probabile presenza di tronchi.
[secondo Passaggio]
Poi ci si immerge nelle gole vere e proprie con difficoltà tecniche sul III+ accresciute solo dall'effetto "gola" non c’è possibilità di uscire dal fiume, si procede per circa 2km senza nessun rischio.
Una gola mozzafiato con verticalità inaccessibili cascatelle d’acqua che ti circondano davvero spettacolari, l’assistenza da strada impossibile. Anche fuori dalla gola strada alta, lontana fino presso lo sbarco.
[Gole]
[Gole]
fino ad un passaggio da fare ad estrema dx evitando di cadere al centro dove va tutta l'acqua. Vedi foto sotto. La difficoltà del passaggio è data dall'OBBLIGO di trasbordo a sx nella pozza sottostante, sotto la pozza infatti c'è un dislivello di 5-6 mt formato da una rovina di massi sifonati e tronchi.
Perciò corda di sicura al passaggio sopra !!!
Se il livello lo consente si può passare anche all' estrema sx, ma valutate bene il livello prima .
[passaggio all' estrema destra con livello medio basso]
[passaggio all' estrema sinistra con livello medio alto]
Dopo il trasbordo subito una bella S e poco dopo si esce dalle gole. Qui si susseguono per 1km i passaggi più tecnici del fiume, sul IV, manovrieri col solo rischio tronchi, rischio da non sottostimare per la ripidità delle sponde boschive.
Poi il fiume perde pendenza e si rivede la strada vicina presso il 1° artificiale di circa 6m, che si fa centrale, che io sappia mai causa di incidenti. L’atterraggio è un pò duro l’acqua non ribolle molto ed è facile prendere qualche colpo di rinculo alla schiena o al collo.
[primo artificiale]
[primo artificiale]
Dopo circa 300m 2° artificiale e qui, appena prima dello sbarramento, si sbarca a dx, del tratto classico.
Per chi non ha mai sceso il Dezzo, anche se bravo, si consiglia sentire prima chi lo conosce bene:
Gianni "Slalom" Zanardello,
Giovanni Mortin,
Stefano Stanga,
Sergio Bazzani e altri del CCBS
DESCRIZIONE A CURA DI: Guido 'Doc' ed Enrico CCBs
su indicazione di Carlo Cereda
un po' di storia con il disastro della diga sull' affluente Gleno che devastò la valle.