fiume Mella:Bovegno - Brozzo
regione Lombardia
(BS)
10Km di rapide continue III/IV grado
- aggiornato al2006-04-01
- gradoIIIIII+IV
- distanza10 Km
- tempo previsto2 Ore
- pendenza
- stelle WildWater
- portataA
- stelle paesaggio
- temperatura acquafresca
- qualita' acquamediocre
- periodo miglioreprimavera/autunno
- livello
- fiumi vicini
- imbarcazioniKayak | Canoe chiuse |
imbarco
Appena entrati in Bovegno subito dopo le prime case dietro una curva prendere la strada che scende a destra, dopo circa 100 m. sulla sinistra c’è un giardino pubblico denominato “Parco del Mella”, da dove è possibile accedere al fiume scavalcando una ringhiera o cento metri a monte subito dopo il muro di contenimento del letto del fiume.
sbarco
Brozzo (parcheggio Trattoria Cascata)
assistenza da riva
sempre possibile il fiume costeggia la strada
attenzione
Da Brescia dirigersi verso Nord (statale 345 per la Val Trompia), attraversare tutti i seguenti paesi (Concesio, Villa Carcina, Sarezzo, Zanano, Ponte zanano, Gardone Val Trompia, Inzino, Marchino e Brozzo); lasciare macchina con abiti asciutti allo sbarco che
siti web con foto
idrometro
locals di riferimento
Sergio 3493618163
descrizione
[Imbarco]
I primi 2/3 km scendono relativamente tranquilli, non presentano grosse difficoltà se non quella di manovrare fra grossi massi con morte ben delineate;
Ponte d’Aiale: arrivati ad Aiale il fiume aumenta la sua pendenza, dopo alcuni saltini si arriva sotto un ponte da dove si vede il ponte successivo e, appena prima, l’arco di un vecchio ponte dove l’acqua forma cuscino sul pilone destro (linea consigliata: dal centro tagliare verso sinistra – fattibile a vista); il fiume prosegue facendo alcune curve che presentano alcuni dislivelli fino ad arrivare al passaggio più impegnativo: la Passerella;
[La Passerella]
Passerella: (consigliabile perlustrazione) posizionarsi in morta dietro un masso al centro del fiume, guardando verso valle si nota un grosso masso sulla sinistra, l’acqua passa sia a sinistra (per mezzo metro dalla sponda – non passa la canoa) che a destra dove l’acqua cade formando un buco accanto al quale c’è una bella lingua; due metri più a valle addossato al lato destro c’è un grosso masso che costringe l’acqua verso sinistra che forma una parabola sulla sponda di roccia che sporge fino al centro del fiume; dopo questa esse, superata la passerella che attraversa il fiume, c’è un buco ma non dà particolari problemi.
Dopo la passerella il fiume riduce nuovamente la sua pendenza fino ad arrivare allo sbarramento di Tavernole (alto 5/6 m. con caduta su zoccolo di cemento - IMPRATICABILE) che forma una piccola diga, trasbordare a destra, superato il ponte c’è un cancello nella ringhiera dove è possibile riscendere sotto lo sbarramento;
il secondo tratto presenta una pendenza simile a quella evidenziata nel tratto Aiale/Passerella, scendere con cautela in mezzo al paese di Tavernole dove ci sono due soglie che attraversano completamente il fiume formando due buchi orizzontali (il primo si passa generalmente a destra mentre il secondo a seconda del livello dell’acqua si affronta sulla destra o sulla sinistra), non è possibile lo sbarco;
dopo alcune curve divertenti e non particolarmente impegnative il fiume si stringe e gli argini si presentano con grosse lastre di pietra, divertente appare infatti il passaggio sotto il ponte d’edera;
Ponte d’edera: il fiume si stringe, aumenta leggermente la pendenza e sia a destra che a sinistra le sponde di roccia creano onde convergenti al cento, la sensazione è quella di non riuscire a tenere dritta la canoa dato il movimento ondulatorio laterale causato dalla brusca risposta dell’acqua che batte sulla roccia viva (da affrontare dritto al centro); ancora un paio di curve e siamo nel tratto delle golette;
[le Golette: 2° passaggio]
Golette: susseguirsi di piccoli salti, da un minimo di mezzo metro al metro, stretti dalla sponde rocciose che limitano il passaggio al centro; i salti più interessanti sono gli ultimi due molto ravvicinati e che presentano un ritorno più forte dei precedenti e spesso si vede scomparire totalmente il canoista nella schiuma; finite le golette il fiume si spiana per circa 50m. prima dello sperone;
[Sperone]
Sperone: sulla destra una soglia di pietra costringe l’acqua tutta sulla sinistra dove al centro c’è uno spuntone di pietra che emerge dall’acqua, a sinistra l’acqua cade quasi verticalmente per circa un metro e mezzo creando un buco con un bel ritorno (affrontare passando a filo a sinistra dello sperone tenendo la punta leggermente a destra);
la discesa si può intendere ormai finita restano soltanto circa 200 m. prima di arrivare allo sbarco, che è consigliabile fare prima dello sbarramento rotto in quanto presenti tondini di ferro nei resti del muro.
TI RICORDIAMO CHE:
1- I fiumi vanno discesi con attrezzature e abbigliamento adatto al tipo di percorso
affrontato.
2- Per discendere i fiumi bisogna frequentare dei corsi di canoa tenuti da
personale qualificato.
3- I principianti durante le discese devono essere affiancati e consigliati
da guide esperte.
4- Una discesa non si effettua mai in solitaria, il numero minimo dei partecipanti può variare
a seconda della preparazione dei canoisti e delle difficoltà che si possono incontrare.