regione Liguria (GE)

Tratto non impegnativo ma molto divertente e vario che alterna rapide a laghetti. Ottimo tratto scuola.


imbarco
A Ponte santa margherita a valle della diga: accanto al cimitero posto sulla riva destra a ridosso del ponte c’è una stradina che scende a riva, l’ultimo pezzo è sulle rocce scivolose in caso di pioggia.
sbarco
Si può sbarcare sia alla Centrale di Vizzà su riva destra in prossimità di un rudere (coincide con l'imbarco del tratto successivo - attenzione alla pedana di cemento che è sifonata) oppure proseguire per sbarcare al ponte di Cà di Vara che si trova 500 metri dopo la centrale di Vizzà, sbarco su riva destra.
assistenza da riva
sempre possibile tranne in alcuni punti con rive boschive
attenzione
Nessuna, alcune rapide possono sensibilmente cambiare dopo le piene, rive boschive con piante fino a riva.


descrizione
Se all’imbarco c’è un lago senza isolette di sassi che affiorano, il livello è molto buono per scendere. In caso di formazione di un isola di sassi lungo riva destra di fronte all’imbarco è ancora possibile scendere.


Imbarco







Il primo tratto di 500 metri non presenta alcuna particolarità. Al termine di esso si incontra la prima rapida che si dirama in 2 bracci, seguire quello di destra che inizialmente scende diritto ma poi curva tutto a destra. Al centro ci trova un masso da evitare, conviene passare a sinistra.


Poco avanti si trova la seconda rapida diritta e lunga circa 200 metri affrontabile a vista, presenza di sassi che con un certo livello generano dei buchetti che non tengono. Segue un tratto piatto che termina in un laghetto dal quale partono due rami, prendere quello di destra che forma un rapida tra la vegetazione (assistenza da riva non possibile per via delle piante su entrambe le sponde).


Segue subito altra rapida da affrontare a vista che termina in un laghetto. Da qui è possibile vedere la rapida successiva la cui prima parte è rettilinea ma poi termina con un bel controroccia. Attualmente nel primo pezzo c’è la base di un alberello in mezzo alla rapida, si può passare da entrambe i lati. Questo è anche un ottimo spot per giocare e fare esercizi ma attenzione al controroccia alla cui base c’è un gradino di cemento, con un buon livello il ritorno potrebbe essere pericoloso.


Rapida controroccia



Segue un laghetto di circa 200 metri che forma poi una rapida lunga circa 300 metri, possibilità di prendere parecchie morte. Segue un tratto piatto di circa 400 metri che poi si stringe tra la vegetazione formando una bella rapida (forse la più bella di questo tratto) con un bel treno di onde, circa a metà rapida attenzione al buchetto che si trova tutto a sinistra, non trattiene ma può ribaltare. In caso di buon livello la rapida si unisce alla successiva che è meglio affrontare a centro-destra (a sinistra è sporca).


Segue poi un tratto di circa 1 km con qualche rapidella che non necessità di essere descritta. Quando si vede un ponte ci si trova in località arsina (possibilità di sbarco sulla riva sx) e dal ponte in poi c’è una rapida a metà della quale vi sono 2 massoni (in realtà due blocchi di cemento), si consiglia di passare in mezzo oppure a sinistra.
Dopo 200 metri si giunge ad un rapida che verso la fine deve essere tagliata a destra poiché il flusso spinge verso la riva rigogliosa di piante e rami (controroccia).


Si pagaia in un laghetto di circa 400 metri per giungere alla terz’ultima rapida (lo scorso anno non esisteva, è stata creata da qualche piena recente) affrontabile a vista tutta diritta. Al termine di essa si vede il ponte di Vizzà, sotto il quale si passa in centro oppure a destra. Da qui parte la penultima rapida che finisce nel laghetto della galleria della Centrale (si può sbarcare anche qui volendo), infine seguono gli ultimi 500 metri che portano allo sbarco che si trova sotto il ponte.
 
Hanno contribuito a questo report:
GP