imbarco
Dalla statale che congiunge Arezzo a Bibbiena uscire a Marcena e seguire le indicazioni per La Lama. L'imbarco (Sx idro) è proprio dove viene restituita l'acqua dalla centrale idroelettrica della Lama (una frazioncina di tre case)
GPS: Lat.43° 32' 51" N Long.11° 51' 00" E
sbarco
Lo sbarco consigliato è 200 metri dopo il ponte per Castelluccio.
Seguendo la vecchia statale seguire le indicazioni per Castelluccio. Superare l'abitato di Campoluci e prendere la strada a sinistra immediatamente prima del ponte sull'Arno. Lo sbarco (Sx idro) è dopo l'ansa formata dal fiume davanti all'abitato di Castelluccio.
GPS: Lat.43° 31' 12" N Long.11° 49' 43" E
mappa
assistenza da riva
sempre possibile
attenzione
Pescaia da trasbordare a 2 km dalla partenza.
Questo artificiale è fattibile al centro (h=circa 3 metri).
Occorre un po' diattenzione perchè dopo un metro dalla cima c'è uno scalino di circa 1/2 metro che può provocare un testa coda se vi batte la poppa della canoa.
Il bacino di ricezione è alto e profondo e permette di rimediare con un bel eskimo.
Con livelli Idro superiori a 1,20 a Subbiano (vedi link idrometri) si crea un forte ritorno: si consiglia comunque il trasbordo.
Questo tratto di fiume mostra acque limpide e pulite e permette di vedere alcuni piccoli borghi da un'insolita prospettiva.
Alla partenza si affrontano subito, dopo una curva verso sinistra, alcune belle rapide mai pericolose.
Seguono passaggi semplici, rapide e piccoli buchi (con livelli di acqua medi) in cui divertirsi. Questa parte mossa non è più lunga di 1,5 km.
Segue un tratto (300/500 m.) di acqua piatta dovuta alla presenza della pescaia che fornisce acqua alla vecchia cartiera di Giovi.
Questa pescaia è alta circa 3 metri e ha un dente dopo circa 1 metro dal coronamento ma può essere saltata con un pò di attenzione. In alternativa si consiglia il trasbordo sulla destra (se i livelli sono molto bassi) o sulla sinistra passando sopra il muro che protegge la gora (ATTENZIONE).
Il passaggio sulla sinistra (disagevole lo sbarco) è comunque più semplice.
Occorre solo una grande attenzione a passare sul muro della gora con la canoa in spalla (larghezza 40 cm).
Il fiume passa sotto l'abitato di Giovi fra massi e piacevoli rapide. Quì riceve il ritorno dell'acqua dalla cartiera (non in funzione) e del suo affluente: il Chiassa.
Ancora rapide, buchi (anche piuttosto importanti) e divertimento fino alla presa dell'acqua dell'acquedotto di Petrognano. Poco prima di questa si passa su un artificiale, ormai quasi irriconoscibile e ridotto ad un piccolo passaggio fra massi parzialmente cementati. Occorre prestare attenzione per i numerosi tondini di ferro sporgenti e passare sulla lingua di acqua sulla sinistra idro.
Alcune centinaia di metri di acqua piatta e si arriva in vista del ponte di Castelluccio, si supera e si sbarca immediatamente a valle dell'ansa che il fiume fa girando a 90° a sinistra.