E' il tratto classico, noto ai frequentatori abituali come 'Tratto di gara', anche se ormai qui di gare non se ne tengono più, essendo preferito allo scopo il tratto in comune di Scopello. Le difficoltà sono meno esasperate che nei tratti sopra descritti, e quindi è più accessibile ai canoisti con minore esperienza, anche se l'attenzione è sempre da raccomandarsi....il Sesia è sempre il Sesia, ed il minimo errore verrà sicuramente castigato con un bagno fuori programma!
Comunque le rapide più impegnative di questo tratto di fiume sono sempre seguite da comodi laghetti, per il recupero di materiali e...bagnanti!
L'imbarco si effettua a Balmuccia, a valle della rapida omonima (se si vuole includere la Rapida di Balmuccia, imbarcarsi alla confluenza col Sermenza). Sulla strada è segnalato, all'esterno di una curva a destra (per chi sale la valle), prima del paese.
Un secondo punto di imbarco, se si vogliono evitare le difficoltà maggiori, si trova a Isola di Vocca, alla spiaggia della 'Scuola di canoa della Valsesia' di Maurizio Bernasconi. L'accesso al fiume ai canoisti è consentito.
Lo sbarco può avvenire a Valmaggia, sulla sponda sinistra, appena dopo la chiesina, oppure a Varallo, in località Baraggiolo, appena prima della passerella pedonale, sempre sulla sponda sinistra.
Punti rilevanti:
Un chilometro circa dopo l'imbarco, quando il fiume esce dalla larga gola boschiva in cui scorre, un grosso masso scuro sulla riva destra annuncia la Rapida della Trancia (WW 4°), sicuramente il passaggio più impegnativo del percorso. La ricognizione è obbligatoria. Si passa a destra o a sinistra, fra un dedalo di rocce semisommerse. Il trasbordo è possibile sulla sponda sinistra.
[La Trancia]
Dopo il laghetto a valle della Trancia abbiamo subito un altro passaggio impegnativo: la Rapida dello Slalom (WW 4°). Ideale per allenarsi un po' e giocare nei diversi buchi che costellano la rapida (del tutto innocui al settembre 2002, ma verificare sempre....le piene possono cambiare tutto!).
Dopo il ponte di Isola di Vocca, affrontiamo la Rapida dell'Ubriaco (WW 3° ). Di solito si segue la linea centrale di corrente, piegando a destra nella parte finale.
[Il ponte di Isola di Vocca]
[La rapida dell'Ubriaco]
Dopo il laghetto della Scuola di Canoa segue un tratto costellato di rapide lunghe, ma non eccessivamente impegnative, fino a quando il fiume non si biforca: siamo alla rapida dell'Igloo (WW 3° ). Di solito la scelta alla biforcazione è obbligata dai livelli. Se si prende a destra si incontra un grosso buco all'esterno di una curva, seguito da un divertente passaggio tra grossi sassi, mentre a sinistra troviamo una rapida ondosa, stretta e diritta, che finisce in un complicato controroccia sull'argine sinistro. Per i canoisti meno esperti può rappresentare una seria difficoltà.
In vista del campeggio di Balangera troviamo un'altra rapida con controroccia finale, che termina al laghetto sotto il ponte sospeso di Morca.
[Il ponte di Morca]
Un'ultima difficoltà per chi sbarca a Valmaggia si trova più avanti, quando il fiume s'infrange contro la roccia sotto la strada statale. Qui una frana dovuta all'ultima piena del 2002 ha creato un passaggio complicato tra grossi blocchi di pietra. Attenzione al ritorno sotto alle due soglie che si sono formate (maggio 2005).
Dopo Valmaggia, per chi avesse scelto di proseguire fino a Varallo, vi è ancora una difficoltà: la Rapida del New Team (dal nome di un calzaturificio ormai chiuso). Il fiume gira a sinistra in una curva stretta. Appena prima della curva a sinistra la pendenza è forte ed il passaggio a volte è complicato dalla presenza di grossi massi rocciosi.
Arrivo a Varallo con una rapida finale in curva a destra.
[Punto di sbarco al Baraggiolo di Varallo]